Giorno: 11 Gennaio 2022

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Perché risolvere i problemi ci rende più felici?

Immagino che l’anno nuovo sia iniziato con un sacco di buoni propositi e un elenco di cose da fare e non fare, da avere e non avere, anche nell’ultimo articolo abbiamo parlato dell’importanza di scegliere con cura le proprie battaglie e di dove indirizzare le nostre energie.

In questo articolo scopriremo insieme alcuni aspetti, soffermandoci su uno in particolare, che ci rende davvero felici, alimentando anche la nostra autostima e la sicurezza in noi stessi.

Ora, immagina per un attimo di essere a fine anno e di aver realizzato tutti, e dico tutti i tuoi buoni propositi fissati a gennaio. Osserva bene le sensazioni che avverti, la soddisfazione che provi, il sorriso soddisfatto che ti avvolge e quella vocina dentro la tua testa che ti urla “Grandissim*, ce l’hai fatta!!!

Eh lo so, si sta che è una meraviglia 😉

Ma ahimè, o per fortuna (dipende dai punti di vista), siamo solo all’inizio della nostra maratona.

E voi lo sapete meglio di me che lungo questo tragitto ci sono momenti di grande euforia e positività, ma anche di sconforto e insicurezza e altri ancora in cui affrontare certe situazioni non fa altro che alimentare l’ansia da prestazione, da risultato, e come se non bastasse le ansie che arrivano dal mondo esterno, come ad esempio le aspettative familiari o sociali.

E qui mi vengono in mente le parole di Lev Tolstoj “Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo

Che cosa ci rende davvero felici oggi? Come si misura la felicità? Quanto dura?

Leggendo il libro di Mark Manson mi sono imbattuta in questa frase che mi ha illuminato:

I problemi sono finiscono mai; vengono solo sostituiti e/o potenziati. La felicità nasce dalla loro risoluzione

Ora, ripensate a tutte quelle volte in cui avete risolto un problema, come vi siete sentiti?

Quali sensazioni avete provato? Di sicurezza in voi stessi, di realizzazione personale o professionale?

Sofferenza e dolore fanno parte della vita di ognuno di noi, una persona ricca sarà preoccupata per la sua ricchezza, quella povera sarà preoccupata su come arrivare a fine mese e sfamare la famiglia, chi soffre per la propria insoddisfazione professionale o ha paura di perdere quello che ha conquistato.

Tutti questi stati d’animo si trasformano in realizzazione, soddisfazione e piacere nel momento in cui vengono risolti i rispettivi problemi, la persona ricca trova una soluzione per gestire il suo patrimonio in sicurezza, quella povera trova un lavoro ben retribuito e via discorrendo.

Accettando quanto prima che la sofferenza è parte indispensabile e fondamentale per la nostra evoluzione come esseri umani diventiamo consapevoli e in grado di andare oltre, alla fase successiva.

Questo articolo non vuole essere l’ennesima lezione di vita su come accettare gli aspetti negativi, essere resilienti e perseverare, anzi, continua a leggere e scoprirai qualcosa di molto interessante e soprattutto utile.

La felicità arriva solo quando scopri quali sono i problemi che ti diverti ad avere e risolvere

I tipi di problemi da risolvere variano a seconda delle persone, del contesto, del genere di problema tangibile come ad esempio vincere una gara o perdere 5 kg, oppure intangibili come ad esempio migliorare il rapporto con la tua amica o ritrovare la motivazione, ma il concetto rimane invariabile: “Risolvi un problema, sii felice

Come in tutte le situazioni anche qui ci imbratteremo in diverse sfumature e atteggiamenti in base alle persone che incontreremo, potremo trovare i negazionisti, coloro che negano l’esistenza di qualsiasi problema nella propria esistenza, e per credere a questa tesi sono costrette a creare realtà alternative per distrarsi da quella vera. Oppure potremo trovare un’altra categoria molto affascinante, ovvero i vittimisti, e state pur certi che questa categoria sarà sempre pronta ad incolpare tutti tranne che loro stessi per le proprie disgrazie.

Se non appartenete a nessuna di queste due categorie o volete fare un cambio di paradigma allora procediamo con la scoperta di quello che è lo strumento indispensabile per incrementare la felicità.

Come risolvere i problemi in maniera efficace?

Sono sicura che ognuno di noi possiede il proprio modello di come risolvere i problemi di qualsiasi natura, un modello costruito negli anni, grazie alle infinite esperienze passate che vi hanno insegnato cosa funziona e cosa non funziona.

Sono anche sicura che almeno una volta nella vita la prima reazione che avete avuto di fronte ad un problema sia stata: “Ma noooo, capitano tutte proprio a me? Ma perchè? Cosa ho fatto di male?”

Quante volte ti è capitato?

Ecco, il punto sta proprio qui, cercare una soluzione nel passato chiedendosi il perché è successo, non ci aiuterà a trovare una soluzione, anzi, ci terrà vincolati al passato impedendoci di andare oltre e spostare il nostro focus verso una o più soluzioni funzionali che ci permettano di risolvere il problema e di conseguenza essere felici.

“Troppo spesso, di fronte a un problema, si ha la tendenza a cercare la spiegazione piuttosto che la soluzione.” Giorgio Nardone

Nel prossimo articolo, tra una settimana, scopriremo insieme quali sono le fasi più funzionali, efficaci e soprattutto flessibili per risolvere un problema.

Non perderti l’articolo perché all’interno troverai chicche preziose per arricchire e migliorare le tue capacità da Problem Solver.

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