La situazione che stiamo vivendo sembra la scena di un film surreale, nel giro di un mese ci hanno chiuso in casa al sicuro per evitare di riempire gli ospedali e reparti di terapia intensiva, ci hanno chiuso in casa per evitare di far ammalare inconsapevolmente i nostri nonni o i nostri genitori. Staccandomi per un attimo da tutte quelle dinamiche tangibili e sotto gli occhi di tutti, voglio fare una riflessione più profonda e più globale di tutto quello che stiamo vivendo.
Il corona virus ci sta mettendo alla prova di resistenza, di resilienza e di pazienza. In un mondo dove eravamo abituati a decidere una cosa e quasi immediatamente ottenerla si è ribaltato tutto, senza chiederci il permesso e senza darci alternative di scelta. In questa fase di cambiamento l’unica cosa che possiamo fare per il nostro benessere emotivo e psicofisico è allenarci a diventare il più flessibili possibile, accogliere il cambiamento, accettarlo e poi agire nel limite delle proprie possibilità, disponibilità e competenze.
Quando penso al cambiamento e all’adattamento mi vengono in mente le parole che scrisse Lao Tse “L’acqua vince su tutto perché si adatta a tutto”. Ecco, quello che potremo fare è imparare ad adattarci, mutare e cambiare i nostri pensieri e successivamente le nostre azioni, come direbbe il professore Giorgio Nardone dovremo “Cambiare costantemente rimanendo gli stessi”. La lezione che mi piace imparare da questa situazione è la seguente: ci sono state, ci sono e ci saranno situazione nella vita in cui le cose prenderanno un verso che non ci piace, che non condividiamo e che soprattutto non dipendono da noi.
Cosa possiamo fare in situazioni simili? Come possiamo reagire?
Come in tutte le situazioni direi che abbiamo almeno due possibilità di scelta ovvero:
- Subire passivamente quello che sta succedendo, lamentarci di quanto il mondo sia ingiusto e prendercela con tutto e tutti per quello che ci sta capitando, chiederci perché sia capitato proprio a noi e chiuderci rimuginando in continuazione.
- Oppure, possiamo cambiare le domande che ci facciamo: Cosa posso imparare da questa situazione? Cosa posso imparare dalle persone coinvolte? Cosa posso fare io per migliorare la mia situazione? Cosa posso pensare e dire a me stesso per cambiare lo stato d’animo disfunzionale? Quali azioni devo mettere in atto per cambiare ciò che dipende da me?
Scrivete almeno 3 risposte per ogni domanda e in questo modo andiamo a spostare l’attenzione dal problema alle eventuali soluzioni. Per un attimo concentriamoci su quello che dipende da noi, indirizziamo il nostro Focus Mentale su ciò che possiamo controllare.
Questo è uno degli esercizi che possiamo fare per allenarci alla resistenza e alla flessibilità perché il cambiamento è costante, a volte si manifesta in modi molto leggeri e soft, altre volte è duro, difficile ed imposto. L’unico elemento che ci può aiutare ad accogliere, accettare e gestire qualsiasi tipo di cambiamento è la nostra flessibilità nel valutare le situazioni da x punti di vista e mettere in atto quelle piccole azioni che fanno la differenza.
L’unico potere che abbiamo è quello di scegliere cosa pensare, come reagire e quali azioni mettere in atto. Io ho già fatto la mia scelta e voi?